Dicono di noi:
Siamo andati domenica scorsa. Il locale è bello e la veranda esterna pure. Gestione assolutamente attenta alle norme Civid, sia all’accoglienza, che in sala.
Purtroppo, il giudizio sui piatti non può essere altrettanto buono. Andiamo con ordine. Il benvenuto, assolutamente gustoso, è arrivato freddo a me e caldo a mia moglie. Il peccato, che potrebbe essere reputato veniale, è indicativo di un’organizzazione della cucina non ottimale. Altrettanto dicasi per là grigliata mista in cui, se il pezzo di Fiorentina pareva appena cotto, altrettanto non si poteva dire per il resto. Il coppone e la salsiccia erano stopposi e privi dei liquidi naturali, con ciò lasciando trasparire il fatto di essere stati riscaldati e non cotti al momento. Lo spiedino di fegato era bruciato all’esterno e crudo all’interno, tanto che al taglio usciva sangue. Insomma, portata largamente insoddisfacente, resa ancor più deludente dall’assenza di giustificazioni da parte della gestione. La cameriera si limitava a dire che avrebbe fatto presente, ma nessuno si è premurato di scusarsi o di offrire un amaro.
Oltre a tanto, abbiamo preso due primi che, pur non entusiasmanti, hanno raggiunto la sufficienza. Il ragù, pur buono, non rispetta la tradizione bolognese avendo in sè troppo pomodoro, e le tagliatelle ai prugnoli sembravano poco in equilibrio, complice probabilmente l’acidità dell’olio che usano i cucina. Per concludere, oltre al caffè, abbiamo chiesto una bottiglia di rosso da 25 euro, acqua, un nocino ed un whisky. Conto da 110 euro, senza dolci! Pare davvero troppo! Non torneremo
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