Pasta: il migliore a Suvereto

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Dicono di noi: Cominciamo dai difetti inaccettabili in alcuni tra i piatti ordinati, in ordine di disappunto. Il tonno, oltretutto piatto del giorno, tanto cotto da essere grigio e stopposo. Non è questione di gusti, il tonno si scotta, dentro deve essere più o meno rosa. Pessimo. Pessimi i cantucci che sembravano vecchi e mediocre l’aleatico passito che sa troppo di fragolino. Imbevibile il caffè, atteso oltre 15 minuti. Tagliatelle al ragù di cinghiale scotte e impastate, ragù insipido e fibroso. Men che mediocre. Mediocre anche lo stufato di cinghiale, altrettanto fibroso e senza carattere Buoni i sottaceti, ma 10 euro per un piattino così sono oggettivamente eccessivi. Buona la pasta con ragù di polipo e i tortelli. Ottime le alici alla povera e la tartare. Ottimo il pane, dettaglio non di poco conto. Eccellente il Gualdo sangiovese in purezza, ma sui vini due aspetti sono frustranti. Il primo è il ricarico sul prezzo praticato per la vendita da asporto, visto che ristorante e produttore coincidono. Il secondo è che i prezzi da asporto sono superiori a quelli che si trovano in Rete. Ma che senso ha visto che con meno soldi c’è chi me li consegna a casa? Avrei preso due o tre cartoni, come faccio sempre, ma dopo un rapido check sui siti dei miei fornitori ho rinunciato. Conto ragionevole. Da ultimo: servizio cortese al 50%, scorbutico al restante 50%, forse anche a causa di una palese carenza di staff: due persone per quanto efficienti in una sala così grande e affollata non possono lavorare con la necessaria serenità. Peccato.