Dicono di noi:
Nulla da dire sulla qualità e bontà della carne, pienamente in linea con le altre numerose e storiche macellerie piemontesi, difficile se non impossobile in ogni caso per il palato trovare peculiarità distintive o proprietà organolettiche diverse dal quello che comunemente contraddistingue la Piemontese. Il prezzo non mi interessa commentarlo, segue la legge del mercato, bravo chi riesce a vendere pur avendo prezzi più alti, preciso solo che la questione dell alimentazione a nocciole è fumosa, forviante e a tratti grottesca. Fumosa in quanto sul sito viene pubblicizzata un alimentazione a base di nocciole, quando dubito assai che sia l alimento somministrato in percentuale maggiore (percentuali per altro non riportate), quindi come in tutti gli allevamenti di bovini piemontesi si promuove la crescita con un mix bilanciato di nutrimenti quali foraggi, cereali legumi e nocciole. Anche a proposito delle nocciole la millanta scrupolosità del definire in calibro limite è piuttosto pretestuosa... Come è noto le varie varietà di nocciole italiane hanno dimensioni che si distribuiscono mediamente sui calibri 14 e 15 mm, se aggiungiamo poi il 13 ed il 16 abbiamo il 95% della produzione, quindi voler escludere i sottocalibri 11 e 12 (storicamente utilizzati per pasta di nocciole e granella) è piuttosto irrilevante, da qualsiasi punto di vista lo si voglia considerare... Sarebbe stato più interessante capire quali varietà di nocciole si utilizzi e da quali fornitori vengano acquistare.. Ma sarebbe chiedere troppo visto che non viene nemmeno specificato l allevatore fornitore esclusivo della macelleria... Ci viene solo detto che si trova nei pressi di Cavour, mentre sul sito viene mostrata una foto di una stalla obsoleta con gli animali incatenati alle mangiatoie, in spazi angusti, molto distante dai criteri di benessere animale a cui gli allevatori dovrebbero tendere. Insomma, come in molte macellerie di razza piemontese presenti sul territorio anche qui la carne è sicuramente di qualità, la trovata delle nocciole è un modo esasperato per volersi contraddistinguere dalla concorrenza, un modo per cercare di affermarsi in un settore che negli ultimi anni è in continua sofferenza, una trovata pubblicitaria per altro incompleta che cerca di sfruttare la scia del successo delle nocciole piemontesi, volano indiscusso dell'agricoltura piemontese del terzo millennio...
Non mi sorprenderebbe che nei prossimi anni qualcuno pur di riuscire a vendere della carne a prezzi stellari dichiarasse di dissetare i propri bovini con mosto di nebbiolo e ne millantasse famigerate ricadute organolettiche ..
Si è verificato un errore! Riprova tra qualche minuto