Menù del ristorante:
Ceviche de Ricciola €26.00
, Q'ori €8.00
, Pera enamorada €8.00
, Pulpo de la calle €22.00
, Helado €0.00
Dicono di noi:
Avrei potuto assaggiare un ceviche come quello di ieri da Moreno Cedroni a Senigallia, o da Colagreco a Menton, o da qualsiasi altro chef stellato che azzarda abbinamenti esotici col pesce, e commentare “woooow gran piatto!”
O la crema di zucca e formaggio a Lima da Gaston Acurio, e commentare “woooow ora è chiaro perché è lo chef peruviano più famoso del mondo!”
Per il piatto migliore della serata, i ravioli fritti accompagnati da una favolosa salsa piccante di carne, neanche saprei chi citare tanto era buono...
Invece ero a Torino, in un quartiere residenziale con poche chicche da offrire, di lato a un ristorante che ho frequentato varie volte per godermi un po’ di cucina tradizionale peruviana.
Ma da qualche tempo i titolari hanno deciso di cambiare il tiro, riarredare un locale adiacente in modo molto più originale, in uno stile accogliente/caldo/moderno/ma anche tradizionale, che avevo visto in altri viaggi in sud America e che a Torino mancava. Etnico ma con tanto charme.
Ma il tiro lo hanno alzato tanto tanto tanto sui piatti, e che piatti. Tanto che mi sono chiesto perché non sia a gestire la cucina al Carlina, o altre location che avrebbero bisogno di nuova linfa.
Ringrazio Patricia e Miguel per l’esperienza e per i racconti che hanno condiviso; perché il cibo è anche storia e cultura e meno male che esiste ancora chi ama condividere i racconti.
Ringrazio il mio amico che mi ha invitato, perché senza il suo invito sarei stato probabilmente a casa a rimuginare quale piatto visto e rivisto, trito e ritrito avrei rimangiato.
E ringrazio la vita, che in un’inaspettata serata di settembre mi ha regalato l’opportunità di viaggiare migliaia e migliaia di km, e tutti in 10 minuti di scooter.
Infine ringrazio il pisco sour, perché di problemi ne abbiamo tutti tanti ma lui li cancella in un lampo.
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