Dicono di noi:
C’è chi reputa normale tramutare la sala da pranzo di una pizzeria in un bagno, quindi cambiando direttamente il pannolino del bebè, sul tavolo dove avevano appena finito di cenare... Ebbene, questo è ciò che accade in questo locale!
Premesso che il problema non è il cambio del pannolino in sé, di cui necessitava la povera bimba, ma l’atteggiamento assunto dai suoi “educatori” e da chi gestisce il locale ... a me e ai miei amici, al nostro stupore nell’assistere alla scena mentre consumavamo la cena, con toni aggressivi c’è stato detto: “se non c’è il fasciatoio dove la cambio la bambina??!???”
Se forse la ragazza si fosse rivolta con gentilezza nei nostri confronti, scusandosi o come minimo giustificandosi, avremmo potuto comprendere la situazione, anche se la giustificazione dell’”assenza del fasciatoio in bagno”, resta la più BANALE! Non c’è scritto in nessun regolamento che il fasciatoio debba essere obbligatorio nel bagno dei locali di ristoro, in qualunque caso, la sala dove si mangia non è tra le opzioni possibili, essendo CONSIDERATA, PER LEGGE, UNA SALA ABILITATA ALLA SOMMINISTRAZIONE DEL CIBO. Questo vuoto normativo è basato sul “BUON SENSO”, quindi sull’educazione delle persone nei confronti degli altri e ci sono tante soluzioni per colmarlo:
* lo si cambia nel carrozzino o si chiede se c’è uno spazio appartato, o una sala chiusa;
* lo si cambia accanto allo spazio del lavandino in bagno;
* si va in macchina;
* si va in bagno con un’amica/parente/marito, per farsi aiutare reggendolo in due;
* esistono i fasciatoi portatili, visto che sei consapevole che tuo figlio prima o poi debba essere cambiato!
Poi, sempre partendo dal presupposto che la sala DOVE ESTRANEI PAGANO PER CENARE non è un’opzione, abbiamo pensato di parlare con la responsabile facendo presente il problema. Noi ci aspettavamo che almeno lei si scusasse e giustificasse, o che li avrebbe giustamente richiamati, o gli avrebbe proposto una delle soluzioni sopra elencate ... ma questo non è accaduto! Anzi siamo passati per persone “esagerate” che non hanno compreso la situazione. Per non bastare, una delle “educatrici” del tavolo interessato, capendo che stavamo chiedendo spiegazioni alla responsabile, si è catapultata al nostro tavolo aggredendoci verbalmente e “invitandoci a chiuderci in casa visto che non siamo in grado di stare in luoghi pubblici ...”.
Infine, la responsabile e le signore interessate, non appena ci siamo allontanati per uscire dal locale, hanno girato per i tavoli in cerca di consensi da parte degli altri clienti che hanno assistito alla scena. Purtroppo non può esserci “empatia” verso chi non ha rispetto degli altri.
Noi abbiamo deciso di recensire il locale in modo tale che chi ha un minimo di “buon senso” e la pensa come noi, è al corrente di come vengono gestite le situazioni all’interno del locale.
E ricordiamo a tutti che per legge la sala di un ristorante NON è un bagno!
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