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Dicono di noi:
Eravamo un gruppo di amici arrivati alle 20.30 e divisi su 4 tavoli per rispettare le norme anti-COVID. Il tempo trascorso tra l'arrivo e l'ordine è stato già troppo. È passato un altro lungo intervallo prima che arrivasse l'antipasto di prosciutto e mozzarella ma solo a 3 dei 4 tavoli, al mio no, neanche la birra, solo la focaccia. Il cameriere ha lasciato due pizze per due dei bambini sul primo tavolo quando nessuno in quel momento era seduto a quel tavolo (perché ahimé i genitori erano tutti a sorvegliare i figli che giocavano fuori durante la lunga attesa) e senza chiedere agli altri tavoli di chi fossero. La mia bambina di 4 anni ha dovuto aspettare ancora di più per un piatto di fettuccine in bianco, che tra l'altro, anche se buone di sapore, erano così dure che non si avvolgevano per nulla intorno alla forchetta. Poi passa tutto il pontificato di Giovanni Paolo II prima che ci arrivi la carne alle 22.30!!! Il coprifuoco scattava alle 23!
Capiamo benissimo i disagi e i danni subiti dai ristoratori in quest'anno ma sembra essere un locale che già lavorava con tanti tavoli all'aperto pre-COVID. Ieri sera qualcosa non ha funzionato e c'è stata un'evidente disorganizzazione per cui ci siamo sentiti molto abbandonati. Per quello che si ha pagato, la delusione è tanta. Il posto è carino, da mangiare non era male e il personale e la cortesia non mancavano ma questi aspetti da soli non bastano per gestire a dovere un ristorante. Il cardine di tutto è l'organizzazione. Se manca questa, manca tutto. Quando ci sarà, torneremo.
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