Dicono di noi:
Avevo poco tempo a disposizione per fare un blitz dal nostro fornitore abituale per prenotare le sopresse di quest’anno con l’obbligo di rientrare in azienda per le 14.30 per partecipare all’ennesima call conference che in questo maledetto periodo stanno rovinandoci la vita.
Espletate le formalità e, già che c’eravamo, con un paio di salami e cotechini in bagagliaio (erano già disponibili) ci siamo resi conto che una sosta presso questa trattoria ci stava tutta anche perché è a due passi dall’ingresso autostradale di Treviso Nord e quindi il rientro a Padova in tempi rapidi era garantito.
Era appena passato mezzogiorno e anche se sulla porta di ingresso un cartello avvertiva che la capienza massima era di 40 persone (siamo in piena seconda ondata COVID) non abbiamo avuto problemi a trovar posto. Probabilmente se fossimo arrivati mezz’ora dopo sarebbe stato impossibile. Poi ho anche scoperto che il mio “compagno di merende” aveva prenotato…
Il locale è ampio ed accogliente, le limitazioni imposte dall’ultimo DPCM vengono rispettate garantendo il distanziamento tra i tavoli, anche se così l’ambiente ne risente dando una sensazione di vuoto.
Il menù “a prezzo fisso” proponeva alcune possibilità di scelta: confesso che tutte erano invitanti ed appetitose, io ho optato per: bigoli in salsa, bollito con cren e patate al forno. Il tutto innaffiato con del gradevole rabosello. Poi, già che c’era ancora un po' di tempo, tartufo affogato al rum, caffè ed amaro Braulio (ricordo di tempi andati). Giusto per stare leggeri in previsione della call di poco dopo.
Non so quanto abbiamo speso perché nella sarabanda per pagare ho perso la competizione…
Rapido, attento e cortese il servizio.
Da tornarci con più calma per capire meglio l’offerta: da quanto ho capito il loro punto di forza è la carne ai ferri.
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