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Dicono di noi:
2 giugno 2021.
Dopo aver visitato le vicine Grotte del Caglieron, mi reco all'Agriturismo Dal Selvaggio insieme ad altre 4 amiche (età media del gruppo 25 anni) per pranzare.
Innanzitutto, prima di lasciarvi il mio feedback, confermo ciò che è stato riportato in diverse recensioni, sia per quanto riguarda i tempi di attesa dilatati ed i conseguenti comportamenti aggressivi/maleducati da parte del titolare, sia per i complimenti riguardanti la qualità dei piatti.
A nostro avviso discreti. Veramente degni delle uniche note di merito: il vino e la location.
Ma passiamo all'esperienza vissuta da me e dalle mie amiche.
Premetto che avevo provveduto a prenotare e addirittura, prima del nostro arrivo, ad avvisare telefonicamente la struttura di un leggero ritardo nell'orario di prenotazione prestabilito.
13:55 arriviamo all'agriturismo.
Dopo aver chiesto se possibile accomodarci e aver comunicato che avevamo una prenotazione, uno dei due camerieri ci risponde: "Mmm avevate prenotato, ok, siamo un po' pieni ma scegliete il tavolo che preferite". C'erano appunto due tavoli liberi nella veranda, disponibili ognuno per 5 persone.
Non importa penso, sarà stato sovrappensiero.
Ci accomodiamo e, dopo aver visionato il menù, chiediamo al suddetto cameriere di poter ordinare. Ci risponde: "Io prendo le ordinazioni delle cose da bere, per le cose da mangiare ci pensa il titolare".
Perfetto, ordiniamo da bere e fino a qui tutto relativamente normale.
Non fosse che poi per ordinare da mangiare abbiamo dovuto attendere le 14:30 (perciò circa mezz'ora) durante la quale abbiamo cercato invano per ben 3 volte di attirare l'attenzione dei due camerieri, i quali per tutte e tre le volte ci hanno sempre risposto: "Arriva il titolare".
Al quarto tentativo quindi mi alzo dal tavolo ed entro nel locale, chiedendo perfino alla cuoca se fosse possibile ordinare dato che stavamo attendendo da mezz'ora.
Ora arriva la parte più scioccante.
Torno al tavolo e poco dopo arriva questo famoso titolare con la mascherina indossata sotto il naso, chiedendoci con tono ironico: "Chi è che vuole mangiare qui?".
Io rispondo con un altrettanto ironico e innocente: "Noi se possibile e se vi fa piacere".
APRITI CIELO.
Subito il titolare controbatte: "Scolta, ci hai mai visti seduti fino adesso? Non sai come è la situazione e non sai cosa vuol dire fare sto lavoro perciò dai vanti, ordinate".
Io rispondo che non mi sono mai permessa di sindacare il suo lavoro, ho semplicemente chiesto di poter ordinare.
Non contento, rincara la dose affermando tale sentenza "sìsì vorrei vedere tu come lavori invece".
Lascio correre, ordiniamo e pranziamo.
Al momento del conto (allego foto dello scontrino, 149€ totali di 2 antipasti, 4 bis di primi, una tagliata, 2 contorni, 2 dolci, 5 caffè, un litro e mezzo di vino e 4 litri d'acqua) mi ritrovo in cassa a pagare con il suddetto titolare completamente sprovvisto di mascherina, totalmente incurante del distanziamento sociale e intenzionato a farci pagare addirittura 0,50€ in più "come mancia".
Dopo questo mio racconto e considerate le numerose recensioni in cui si lamentano problematiche simili alla mia, quello che mi chiedo è come sia possibile che la risposta del titolare alle suddette recensioni sia semplicemente: "Faccio questo lavoro da 40 anni", come a dire: "Non accetto critiche: l'ho sempre fatto così e continuerò a farlo così."
Me lo chiedo perché purtroppo e per fortuna le cose in 40 anni sono cambiate. Al giorno d'oggi capita di trovarsi davanti 5 ragazze di 25 anni, che tu da titolare tratti con superiorità, arroganza e presunzione, sottostimando le ripercussioni delle recensioni negative da parte di ognuna di loro.
Ognuna di loro ha dei genitori circa della tua età che sarebbero potuti diventare 10 papabili clienti.
E chissà quanti altri ne andranno persi solo leggendo questa ed altre recensioni del genere.
Mi dispiace perché ripeto, il posto ha grandissime potenzialità e per questo lascio che ognuno di voi tragga le proprie conclusioni. Titolare incluso.
Ritengo che da semplice cliente non sia assolutamente mio l'onere di insegnare al titolare e al suo staff il loro lavoro ma ho notato che al titolare piacciono gli slogan. Per questo lascio volentieri due citazioni da cui, se vuole, può trarre gli spunti che ritiene più utili e che, al giorno d'oggi, potrebbero salvare molte realtà della ristorazione come la sua:
"Il Cliente è il tuo vero e unico datore di lavoro."
"Il contrario del successo aziendale non è il fallimento, è l'inerzia."
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