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Crudo di pesce
Dicono di noi:
Il punteggio vuol anche essere un premio alla carriera per Gianfranco Bertinotti (il Gianni dell’insegna è lui) e sua moglie Brunella Bettinelli, solidissima coppia nella vita e nel lavoro. Gianfranco discende da generazioni di cuochi e lui stesso ha lavorato per insegne prestigiose col desiderio, infine, di mettere radici in questo spicchio di paradiso. Brunella è la donna simpaticissima ed energica, capace di puntellare i sacrifici di famiglia con una presenza tanto gentile quanto preziosa. Il ristorante e albergo “Da Gianni” è posizionato ad Ambria, più o meno a metà tra Zogno e San Pellegrino, paesi che si possono raggiungere entrambi grazie ad un percorso ciclo-pedonale, e dispone di sale spaziose, camere confortevoli ed una graziosa Spa. Di fronte all’albergo, attraversando la statale, si scende fino a lambire quasi la riva del Brembo, arrivando all’interno di un piccolo parco dove è stato posizionato un chiosco in legno, punto centrale di questa deliziosa dependance, che regala anche (mi assicurano) pizze molto gustose. I tavoli sono posizionati a vari livelli, i più fortunati possono accomodarsi sotto un berceau di glicine, affacciati a pochi metri dal Brembo, cullati da una brezza che scompiglia le foglie degli alberi quasi come un accompagnamento musicale di sottofondo. In due, optiamo per un “Tagliere Brembano” da dividere. Molto buoni il Lonzino e la Coppa, eccellenti il formaggio Agrì e la Giardiniera della casa. La lista offre soprattutto Costata di Manzo, Funghi Porcini e Formaggio Branzi da accompagnare con la Polenta Taragna. Ci sono anche proposte di Fritto di mare con farine Bio e una Zuppetta di Cozze con pomodorini e peperoncino. Scelgo un “Carpaccio Salmone e Gamberi” davvero buono e freschissimo in compagnia di un “Fritto misto mare” (segnalato correttamente come possibile surgelato), molto generoso e comunque ben preparato. Patate fritte gluten free da spizzicare, mentre si beve un bianco scaraffato della casa assolutamente apprezzabile. Due semifreddi e due caffè per un conto finale onestissimo.
Del nostro tavolo si è occupata Cristina, con grazia e professionalità. Improvvisamente, dalle fronde verdissime, sbuca una pattuglia di canoisti, rincorsi da una coppia di germani reali che non si capiva bene se volessero imitarli o sfidarli. Può capitarvi anche di questo, una domenica di sole al Chiosco, intanto che avrete messo da parte pensieri e problemi per regalarvi qualche ora di autentica gioia.
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