Dicono di noi:
Porzioni misere quelle a noi servite, quelle che ti fanno rabbia perché ti aprono solo lo stomaco. Cosa che non ti aspetti da un agriturismo.
Trai i secondi (?) melanzane al sugo similparmigiana: 4 fettine-ine. Un piatto che pare insignificante, triste, che non ti emoziona.
Grigliata mista10€: mezza, ripeto mezza, fettina, ripeto fettina, di carne e una salsiccia al finocchietto piccola, secca e dura. La salsiccia sembrava cotta a pranzo e riscaldata a cena.
La bistecca è da preferire x quantità.
Scamorza grigliata che galleggiava nell'aceto. Ma perché?
Cotoletta impanata di formaggio: una "guarnizione di gomma" se non la mangi velocemente.
Insalata: non era quella in busta pronta per l'uso?
Buono l'antipasto di salumi, ma poco, poco, pocoooooooooo!
Si salvano il vino della casa, anche se leggermente acidino x i miei gusti, le patatine fritte e buono il sapore della fettina di carne.
Gentile la giovane cameriera.
Posto molto carino, capiente, nel verde, con grande potenzialità ma, a mio parere, palesemente non sfruttato come si deve.
Non so se sia un posto molto frequentato, considerato che a noi è stata rilasciata in agosto la ricevuta n. 31.
Spero che i proprietari diano una svolta alla cucina, vista la ricchezza e la bontà unica dei prodotti cilentani e perché la location merita.
Ma quali erano gli ingredienti di produzione propria dell'agriturismo? Non si capisce e nessuno li ha promossi.
Belli gli antichi attrezzi agricoli alle pareti, ma la cultura contadina la vogliamo vedere nel piatto.
In nove, con prevalenza di bambini, 7 antipasti con salumi taglio fine, 9 secondi e contorni, una bottiglia di vino della casa, acqua frizzante e acqua naturale dal rubinetto: conto 167 euro, con resto di fame.
Spero che questo giudizio sia da stimolo perché, ripeto, hanno una grande potenzialità. Con un miglior rapporto qualità-quantità-cilento-prezzo ci ritorneremo.
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