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Dicono di noi:
Premetto: non ho scritto a caldo questa recensione per rispetto della mia stessa intelligenza, altrimenti la tastiera del pc avrebbe fatto scintille.
Sabato scorso, 14 settembre, con la mia famiglia si decide per tornare alla Tenuta Santa Grazia. Eravamo già stati in agosto e non era andata niente male, qualche momento imbarazzante nel servizio (camerieri improvvisati, errori nel portare le bevande, la richiesta reiterata di avere del basilico a parte... come fosse materia prima sconosciuta... sulla "Margherita" non va l'origano, ma il basilico, quindi una pizzeria d'estate al mare dovrebbe averne...) ma preso tutto con la giusta leggerezza vacanziera, abbiamo fatto una risata e via. La pizza ci era piaciuta, un po' cari i sorbetti confezionati proposti, e esagerato il coperto di €2 a persona, visto che non ci è nemmeno stato servito un grissino, ma pazienza. Bella serata e via.
Ci aveva incuriosito l'invitante frittura di pesce servita al tavolo accanto e ci eravamo ripromessi di tornare per provarla. Così, sabato scorso, abbiamo prenotato (ma non ce ne sarebbe stato bisogno, il locale era praticamente vuoto). Siamo arrivati in due tranches. Dovendo aspettare gli altri famigliari, ci siamo goduti il giardino d'ingresso al ristorante. Il "nuovo" maitre (imbarazzante) si è precipitato per capire chi fossimo: a parte che non abbiamo l'aria di terroristi, c'è comunque modo e modo per informarsi. Rasserenato dal nome che coincideva con la prenotazione, ci permette di stare in giardino. Nel frattempo a me serve un bagno per cambiare mio figlio di pochi mesi. Serenamente mi affaccio all'ingresso del ristorante e in modo educato faccio presente la situazione. Il maitre mi fa segno di usare il bagno dei disabili, per via del passeggino, suppongo. Busso ma è occupato, esce poi una cameriera (bionda, imbarazzante quanto il maitre) che asciugandosi le mani sul grembiule del servizio mi dice stizzita: "Se vuole un bagno, ce n'è uno al piano superiore". La guardo, guardo le scale, chiedo: "Con il passeggino?" e aggiungo: "Devo cambiare mio figlio", guardo nello stanzino (un sottoscala gran poco a norma per la posizione all'interno della sala) e vedo (a parte lo sporco e il disordine) che non c'è un tavolo-fasciatoio, ormai presente ovunque: basta un materassino IKEA da €6!). Visto che è ancora lì che mi fissa, le chiedo: "Scusi, c'è un altro bagno con fasciatoio?", risposta, ridendo: "Si beh!! se vuole vada su nei nostri spogliatoi!", ripeto: "Scusi, con il passeggino?! Lascia stare, uso un tavolo fuori. E vado in un angolo remoto del porticato, sposto la tovaglia e cambio mio figlio con il mio materiale da viaggio, senza problemi. Ma, ci rendiamo conto? Se ci fosse stata gente seduta a cena?!
Proseguiamo... arrivano gli altri ospiti, ci accomodiamo, proviamo ad ordinare.. acque minerali, un bianco della casa, quattro fritture, due primi... arriva l'acqua, arrivano i calici, ma il vino niente. Mio padre fa cenno al maitre, richiede il vino e il furbo comincia una filippica sul fatto che lui è lì tornato da poco a rimettere in sesto il servizio, perché il maitre precedente ha lasciato il disastro, e bla bla bla. Mio padre lo guarda, gli dice: "Scusa, ho fatto il maitre anch'io per anni, ma a me non interessa dei vostri panni sporchi. Ti ho chiesto se puoi portare il vino ordinato. Grazie." MA questo insiste, andando via, a parlare male dei colleghi. Arriva la cameriera bionda di prima... apre il vino (da far gelare il sangue! pensavo le rimanesse il collo della bottiglia in mano!), qualcuno assaggia, ok, parte a servire il vino a tutti: la fermiamo! Mio padre dice che va bene così, ci arrangiamo perché è ancora un po' caldo, va lasciato nel ghiaccio, e io non posso bere al momento. QUINDI: LEZIONE NUMERO 1, PRIMA DI VERSARE CHIEDI!!!!
Arrivano i primi: tagliatelle molto buone, spaghetti alle vongole voto da 0 a 10, 4: rovinati da un incomprensibile OLIO AL TIMO che copriva il gusto delle vongole...
Arrivano le fritture: SENZA LE VERDURE pubblicizzate in menù. Pesce non male (ma non il pescato del giorno, diciamo che hanno un buon fornitore di pesce congelato), frittura leggera e molto apprezzata... ma chiediamo se le verdure arrivano dopo... il maitre: " Le verdure? quali verdure?", "Le pastellate che compaiono in menù" (LEZIONE NUMERO 2: SE ANCHE NON CONOSCI IL MENU, FAI FINTA E VAI A CHIEDERE IN CUCINA SENZA FARE POLEMICHE!!!)... insomma, alla fine, arriva una timida cameriera che sembrava essere lì per caso, con un piattino da antipasto con un cespuglio di carote e zucchine alla julienne fritte in tempura.. chiedo: "E' una porzione singola o è da dividere in quattro?" risposta: "Non lo so", passa di là il maitre e si intromette: "Eh, insomma, ora vado a chiedere" (LEZIONE NUMERO 3: SICCOME NOI CON TE SIAMO GENTILI E STIAMO SOLO CHIEDENDO QUEL CHE POI MI VERRA' MESSO IN CONTO A €17, TU CON NOI CONTINUI AD ESSERE ALTRETTANTO GENTILE PERCHE' SE NO HAI SBAGLIATO LAVORO. RISPETTO PER RISPETTO, arrogante che non sei altro!)
Torna e dice: "Siccome è un errore imperdonabile del cuoco che forse è innamorato o non si sa dove abbia la testa, ho fatto preparare un' altra porzione di verdura", che arriva dopo dieci minuti, sotto forma diversa, praticamente le bucce di carota fritte, e qualche zucchina.. ma vaaaaaa bene, un bel respiro e via.
Ecco il momento dei dolci: in tre ordinano il sorbetto con limone e zenzero, il maitre accetta la comanda e assicura che dal suo dispositivo per le comande ne vede proprio tre a magazzino (NUMERO 4: ANCHE SE NON ME LO DICI, NON MI OFFENDO! A MAGAZZINO!?!?!?!??)... torna la cameriera timidina, con un solo sorbetto, e lo posa al tavolo. Chiediamo se arrivano anche gli altri, così i commensali si aspettano tra loro per il dessert e lei ovviamente non lo sa (glielo perdoniamo perché si capisce che era lì per altro, non per servire ai tavoli; è stata forse "sbattuta" in sala al nostro tavolo per una crescente incapacità di gestire tutti questi errori continui e imbarazzanti)... torna e dice che non ce ne sono altri, se vogliamo altri gusti o se invece deve depennare la comanda. Delle due, l'ultima opzione.
La scena del caffè ve la risparmio... comunque, alla fine arrivano e va tutto liscio. Andiamo al momento TOPICO: IL CONTO. Compare nel primo abbozzo non fiscale una bottiglia da €26 che non esiste neanche in menù. Ora, abbiamo ordinato un bianco della casa... da €16, perché giochi a fare il furbo? E se avevi un dubbio in principio, sulla comanda, non facevi altro che assicurarti di aver capito bene.
Ne nasce una disquisizione, per fortuna manteniamo la calma e i toni bassi perché noi siamo gente per bene, ma il maitre non lo è altrettanto e appare stizzito, fosse per lui staremmo già litigando. Ehi, caro, RISPETTO PER RISPETTO, ricordi? Senza contare che la serata è nata storta ed è proseguita pure peggio.. quindi, come ti scusi per il pessimo servizio che ci hai rifilato? Propone uno sconto del 5%, come fossimo al mercato. Ne esce un conto da € 135.94, e pretende pure i 94 cent! POVERINO! Noi siamo signori nell'animo, e ti lasciamo anche la mancia. Ci proponi il limoncello (io non bevo, e comunque almeno altre due persone non possono, devono guidare!! LEZIONE NUMERO 5: potevi semplicemente offrire i caffè, o non tenere conto dei coperti! FACEVI PIU' BELLA FIGURA E TI COSTAVA MOLTO MENO!). In ogni caso, accettiamo per chiudere con un sorriso, ma niente, li propone e non li serve, non dice neanche alla cameriera di servirceli... e se ne va in giro per la sala esterna a servire altra gente parlando male di noi, e del personale.
MORALE: MAI PIU' E RECENSIONE NEGATIVA. Speriamo cambi la gestione della sala. Ai titolari: SUGGERIMENTO. SIATE PIU' SELETTIVI E PIU' PRESENTI. O calano i prezzi, oppure inutile pretendere di fare gli splendidi con un tailleur firmato e tenersi scarpe sporche e logore.
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