Dicono di noi:
la trattoria di Mhariz Lapitan è , come tutto nella tradizione Pinoy, ben spartana - rifugga da questa osteria chi vuole pizzo, raso e posate d'argento. qui ci si siede a tavoli di fòrmica con tovaglie di carta e posate in peltro,,, i piatti sono umili, ma appetitosi: se siete dei patiti del riso, la vostra 'panza' si farà capanna.
va da sè, che se il ''treat'' è molto modesto, anche il conto sarà davvero esiguo: se non si prendono alcolici (purtroppo le birre stanno in un frigo-bar piccolo, e molto spesso vengono servite calde), sui quali ci sono i ricarichi maggiori, si mangia primo secondo e antipasto con meno di dieci euro - da provare il riso fritto, ma non alla cantonese, non confondete nulla della cucina Pinoy con quella cinese o Thai, col rischio di offendere i gentilissimi padroni di casa,,fate attenzione che se chiedete una ''torta'' vi arriverà una omelette, di solito con gamberetti,,obbligatori gli involtini primavera, che qui si chiamano Lumpia Plito, se avete fortuna hanno cucinato in 'Escabeche', cioè pesce marinato,,quasi sempre ci sarà 'asado' o 'adobo', porco o pollo arrosto in salse agro dolci,,, oppure vi fate un riso con verdure e una semplice ''Bistek tagalog', la bistecca nazionale con tanta cipolla e erbe cipolline assortite,,
e.. 'buon appetito!' : "ANG MaGIGING PAGKAIN!"
i tavoli sono appena 6, per 24 posti,, non temete: non c'è da prenotare, se capitate all'improvviso e la sala è piena di Filippini, si faranno in 4 per liberarvi un tavolo, entusiasti all'idea che un italiano si sieda alla loro tavola,,, perché, è ovvio, di solito, al 95% gli avventori parlano tagalog,,,
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