Dicono di noi:
La classica lavagnetta all'entrata del locale recitava così: bruschetta, zuppa di farro, tonnarelli pomodoro e polpettone, girello di vitello, spezzatino di maialino, arrosticini, patate e verdura mista, vino, bevande, caffè, dolce. euro 20. Giuro che non capitavo in un posto del genere da circa vent'anni, anche nel mio amato Abruzzo ben abituato ai sapori forti e alla quantità. Però, domenica a pranzo, all'Altopiano delle Rocche era sold out dappertutto. E così, lungo la strada, troviamo questo albergo-agriturismo-trattoria che ci ha accolto. Che dire? Sembra di stare in un'altra epoca, post guerra, cn i concetto che il cibo non è il cibo per gustare ma per riempire la pancia. Tutto in famiglia. E persino il formaggio o l'olio sono offerti in bustine che non vedevo in giro da anni. Peccato, perché il posto meriterebbe molto di più e anche l'Abruzzo. E con un po' di impegno della gestione, peraltro simpaticissimi, forse questa location potrebbe diventare un posto dove gustare le prelibatezze di Abruzzo, che sono tante. Senza togliere lo sguardo dalla consistenza e robustezza dei piatti. Forse però hanno ragione loro. Il locale era strapieno. La gente (mi pare) contenta. Ma sul cibo non ci siamo. A parte la consistenza delle portate.
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