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Dicono di noi:
Accolti dal proprietario con un rassicurante "Ah, italiani? è la prima volta che ci mandano clienti italiani dall'hotel", mi siedo sereno al tavolo con amici e parenti per venire immediatamente preso d'assalto dalla cara cameriera. Scemo io che pensavo di poter leggere il menu per più di 30 secondi. Nossignore. Un bel mix di antipasti "Come faccio a consigliarvene uno, sono tutti buonissimi, ve li porto tutti, non leggeteli neanche, non ve li spiego, ve li porto, sono già lì, eccoli, bum" e un primo scelto categoricamente in tempo record. Almeno quello abbiam potuto sceglierlo, con una pressione, un'ansia ed una scortesia che poche volte ho provato in un ristorante.
E per carità, era tutto buono, cucina italiana con influenze straniere/inconsuete, ma buona. Tuttavia, se vengono de facto imposti 300 antipasti e al 60% sono pesce crudo:
1 - Al primo (ad alcuni è piaciuto, ad altri no) si era già belli che sazi
2 - Se non ti piace il pesce crudo, non sei neanche lontanamente bello che sazio
In sintesi, cibo ok e atmosfera nella norma (caldo escluso, ma quello dipende da fenomeni esterni), il tutto ipercompromesso da un servizio atroce, che in bocca ti lascia una nota di amaro al sapore di "che peccato, perché era tutto buono"
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