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Dicono di noi:
Dopo il periodo cupo e depressivo della vita reclusa, l'anziano viaggiatore assieme alla sua compagna si reca a metà settimana a pranzare in uno dei suoi ristoranti preferiti, la trattoria al Ponte di Borgo, rinomata per la qualità del pesce appena pescato, situata nel cuore dell'antica Malamocco, nel Medioevo sede politica e religiosa della Serenissima agli albori della sua Storia gloriosa. Stavolta, l'impatto è leggermente deludente. Seduto nel pergolato all'aperto/chiuso per le disposizioni di legge, ovvero in uno spazio esposto alle correnti d'aria, ha trovato il tris di baccalà, una delle bandiere del locale, servito freddo, come freddi i pure ottimi carciofi. Inoltre le seppie arroste non erano state depurate delle interiora, e le capesante gratinate con troppo aglio. Insomma, qualità eccellente ma abbassata da dettagli nomn di poco conto. Per finire, il consueto sorbetto digestivo.
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